Ci trovavamo in Sudafrica oramai da qualche tempo quando un conoscente ci prestò il CD.
Divenne uno dei dischi che ascoltavamo più spesso, forse per le
assonanze nel ritornello che assomigliavano così tanto ad una delle
quattro parole zulu che mia figlia più piccola aveva appreso all'asilo, o
forse per quello che capivamo del testo che parlava di passaggi della
vita, traversate, delle tante parole portate via dal vento:
"All the words in truth we have spoken
That the wind has blown away
It's only you that remains with me
Clear as the light of day"
Negli anni successivi, con un po' di malinconia, questo pezzo ha
continuato ad essere per me quella casa in Barossa st, a Johannesburg,
quel tempo, quel frammento di vita.
Lo so, forse è più significativo e sicuramente conosciuto "Asimbonanga", ma ieri è Johnny Clegg che si è messo in cammino.
"O siyeza, o siyeza, siyagudle lomhlaba
(we are coming, we are coming, we are moving across this earth)
Siyawela lapheshaya lulezontaba ezimnyama
(we are crossing over those dark mountains)
Lapha sobheka phansi konke ukhulupheka"