Non c'è il relitto della gigantesca nave da crociera con cui farsi fotografare. Ma dubito sia questo il motivo percui i naufragi sono passati inosservati, quei naufragi che nel mediterraneo hanno portato alla morte di oltre 1500 persone nel corso del 2011, la cifra più alta degli ultimi anni, come denuncia il commissariato delle Nazioni Unite in una conferenza stampa.
E' un meccanismo ben studiato dagli psicologi: non sono i numeri che ci colpiscono ma è il livello di identficazione che abbiamo con le vittime che ci emoziona. E sulla Costa Concordia è probabile che volessero esserci molti di quelli che hanno compulsato freneticamente giornali e trasmissioni televisive.
E poi c'è la difficoltà a processare attraverso le emozioni concetti astratti come i numeri : per inciso è questo il motivo percui le campagne di raccolta fondi usano sempre immagini di bambini e mai grafici e statistiche.
Ma proviamo per una volta ad immaginarceli quei barconi stracarichi di persone, proviamo a pensare alle madri, ai fratelli ed alle sorelle in attesa di notizie dal loro congiunto partito per il viaggio al di la del mediterraneo.
Proviamo a pensare a quelli che, come ho sentito una volta dire da una persona in Africa, vorrebbero almeno sapere dov'è si trova la tomba su cui piangere.
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