"Torni a bordo di quella nave, cazzo" è la frase che nella sua sinteticità raccoglie il senso delle lunghe telefonate fra la guardia costiera di Livorno ed il comandante della Costa Concordia.
Non c'è molto da aggiungere ai molti commenti già fatti su come gli interlocutori in quella telefonata rappresentino il meglio ed il peggio dell'Italia.
Nelle voce del comandante della nave si riconoscono tutti i personaggi dell'italiano vigliacchetto, furbino e pauroso, spesso rappresentati da Alberto Sordi, senza il riscatto finale che ha volte la storia del cinema ci ha consegnato, come in quel capolavoro che è "la grande guerra".
Nelle parole del capitano della guardia costiera l'impegno dei tanti che in Italia fanno semplicemente il loro dovere, come ha tenuto a ricordare in una intervista colui che in poche ore è diventato per molti un eroe.
E' forse questo il commento più amaro che viene da fare: nel nostro paese troppo spesso viene considerato un atto d'eroismo compiere il proprio dovere.
E quello che è più scoraggiante è che nella nostra storia sono troppe le circostanze in cui lo è stato per davvero.
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